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Jan 1970

Conoscere le Strategie di evitamento

Gennaio 23, 2019 ansia, apprendimento, bambini, cognitivo-comportamentale, comportamenti, concentrazione, emozioni, potenziamento, psicologia, studiare

L’evitamento: è una strategia comportamentale messa in atto allo scopo di sottrarsi dall’ esposizione a situazioni, persone, eventi temuti, cioè che suscitano emozioni considerate negative per chi le sperimenta.

Anche a scuola gli studenti davanti a compiti che reputanto complessi da affrontare (evento temuto) possono mettere in atto questa strategia. Essa si concretizza in modi diversi sulla base delle caratteristiche di funzionamento del bambino/ ragazzo.

Alcuni bambini possono usare come strategia di evitamento del compito (es. esercizi di matematica) la fuga (non in senso metaforico putroppo) per esempio non vogliono venire a sedersi al tavolo, scappano correndo fuori dalla stanza, iniziano a giochicchiare con un qualsiasi elemento dell’ambiente. Questa strategia è la stessa usata da un ragazzo che per esempio prova molta ansia per un esame universitario orale e decide di non presentarsi …

L’evitamento è un comportamento adattivo nella misura in cui permette di allontanarsi da una situazione di pericolo o di minaccia reale. Perde il suo valore adattivo , quando si trasforma in una condizione coercitiva che limita le possibilità di esplorazione del soggetto (Sassaroli et al., 2006).

In questo caso l’evitamento perde il suo valore adattivo e diventa un vero e proprio meccanismo di difesa utilizzato per proteggersi da uno stato mentale o da un esperienza considerata intollerabile, e quindi da evitare in qualunque modo.

L’evitamento può riferirsi a situazioni esterne ma anche a stati interni (pensieri, emozioni, sensazioni ..)

Inoltre, l’evitamento, sebbene fornisca un momentaneo sollievo, non fa altro che confermare ripetutamente la necessità di evitare. Quindi, ogni volta che uno studente ansioso (perchè magari si percepisce non competente oppure non ha semplicemente voglia di svolgere quel compito che gli richiede tempo e fatica..) evita, conferma a se stesso di non poter fare a meno di evitare e ciò dà luogo a un circolo vizioso che renderà più probabile in futuro l’evitamento di altre situazioni affini.

Abituare lo studente gradualmente al compito calibrandolo per lui e fornendo come conseguenza i “giusti rinforzatori”, non solo farà sì che passi un messaggio educativo che “il lavoro porta …delle conseguenze piacevoli” ma farà si che non sarà più evitando che lui ottiene ciò che vuole ma svolgendo il compito; migliorando così anche la sensazione di autoefficia quando pian pian si percepisce competente in quel compito che prima non voleva svolgere!

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