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Jan 1970

Flipped Classroom

Marzo 22, 2018 apprendimento, capovolta, classe, difficoltà, educazione, insegnanti, materiali, pedagogia, potenziamento, psicologia, scuola, Senza categoria, studiare, sviluppo , , , , , , , , ,

In inglese il termine flip significa girare, capovolgere, rovesciare.

Il flipped classroom è una pratica molto diffusa all’estero, mentre fatica ad entrare nel sistema scolastico italiano.

L’insegnamento capovolto è una metodologia didattica che permette all’insegnante di creare materiali accademici selezionati e precisi ( slide, video, e-book …) per ogni argomento e ogni materia. La particolarità è quella di rovesciare i luoghi in cui si esegue l’insegnamento.

Lo studente segue la lezione preparata ad hoc a casa, avendo così la possibilità di apprendere con tempi e modi personali e specifici.

Una stessa lezione può richiedere ad un ragazzo due ascolti per essere compresa, mentre ad un altro può bastare un solo ascolto.

La parte di esercitazione, lo svolgimento dei compiti e la richiesta di spiegazioni avviene invece in classe dove si lavora in modo autonomo o in piccoli gruppi, assistiti dal professore che in tal modo può verificare se l’argomento è stato compreso o attuare interventi personalizzati per ogni studente.

La flipped classroom permette di tener conto dei ritmi, delle potenzialità e delle difficoltà di ogni singolo alunno.

 

 

Nel modello tradizionale di classe si inizia un argomento nuovo tramite lezione frontale e le conseguenze posso o essere: studenti che immediatamente comprendono la spiegazione, pronti per esercitarsi e studenti che necessitano di più tempo per far propri i nuovi concetti, frustrati dal ritmo degli altri.

Il risultato potrà essere quindi quello di avere studenti annoiati o studenti a cui non viene data la possibilità di rielaborare le nozioni.

L’innovazione e punto di forza delle classi capovolte è la creazione di materiale fruibile a tutti, un materiale costantemente a disposizione dello studente che avrà quindi la possibilità di consultarlo anche più volte, in base alle necessità, soffermandosi su passaggi difficili.

Così facendo ogni studente arriverà in classe con una formazione di base e avendo più tempo per consolidare gli apprendimenti tramite ad esercitazioni e laboratori.

 

 

Le criticità di cui è stata accusata questa pratica educativa risulta essere la scarsa opportunità per gli alunni di creare rapporti interpersonali, poiché massiccio è l’utilizzo di tecnologie (in modo particolare del pc) sia a casa che a scuola. Sarà quindi dovere dell’insegnante, oltra alla creazione di materiale funzionale agli studenti, individuare attività di gruppo da svolgere durante le ore scolastiche.

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