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Jan 1970

Il Piccolo Nicolas e i suoi genitori

Febbraio 12, 2018 apprendimento, dislessia, dsa, dsa parma, educazione, pedagogia, psicologia, scuola, sviluppo , , , , , , , , , , , , ,

Film del 2009

di Laurent Tirard

 

Nicolas è un bambino di 8 anni felice, pieno di amici con cui si diverte e amato dai suoi genitori. Una mattina a scuola scopre che un compagno di classe ha avuto un fratellino, i racconti non sono dei migliori: i genitori dedicano solo a lui le attenzioni, dovrà dividere la stanza con lui e soprattutto i giochi!

Pochi giorni dopo Nicolas, fraintendendo una conversazione tra i suoi genitori, capisce che presto anche lui avrà un nuovo fratellino. Temendo l’arrivo di un guastafeste e credendo (sempre a causa di un’origliata rubata durante una discussione) che i genitori lo vogliano abbandonare come Pollicino nel bosco fuori dal paese, decide di chiamare in aiuto i compagni di classe.

Insieme escogitano espedienti “fantasiosi” per sbarazzarsi di questo fratellino indesiderato, ma ogni maldestro tentativo fallisce! Ormai rassegnato Nicolas incontra per strada il compagno che porta a spasso il fratellino nella carrozzina, ma c’è una sorpresa: il bambino racconta di quanto fantastico sia avere un fratello di cui occuparsi, la sua vita è più bella di prima.

Finalmente Nicolas è pronto, non vede l’ora di conoscere il nascituro. Il problema? La mamma non è incinta, ma rimedierà poche settimane dopo. Emozionato, il giorno della nascita il nostro Nicolas fantastica su quante cose potrà fare con il fratello: andare in bici, giocare a calcio, correre insieme… ma nascerà una sorellina!!

Anche quando tutto sembra andare storto, ci sono colpi di scena positivi: prendendo in giro la sorella, Nicolas scopre cosa vuole fare da grande, il comico!

 

Questo film racconta di amicizia vera, di avventure rocambolesche e della scuola elementare. Molte scene si svolgono in classe, mostrando gioie e dolori dell’apprendimento e delle dinamiche tra compagni di classe (c’è il secchione, c’è quello bravo negli sport, c’è il bulletto…).

Interessante è anche la figura di Clotaire che ci mostra quanto possa risultar difficile per un bambino dislessico recuperare l’informazione presente in memoria, anche quando la domanda sembra apparentemente facile! Nel film non si parla mai di dislessia, ma mostra come a volte può funzionare la mente di chi ha più difficoltà.

Prima la maestra e poi il Ministro porgono a Clotaire la stessa (ed apparentemente facile) domanda “Quale fiume attraversa Parigi?”.

Nel primo spezzone di film si può vedere come la maestra, sapendo che il bambino è intelligente e preparato nonostante la scena muta, aiuta a rievocare l’esperienza direttamente vissuta per ottenere la risposta corretta (“Non sei stato sul Bateu-Mouche con i tuoi genitori? Dove naviga?).

Nella seconda scena, alla domanda, veniamo proiettati direttamente nella testa di Clotaire in cui si può vedere la fatica e lo sforzo che il bambino compie per trovare, raccogliere e manifestare la risposta.

https://www.youtube.com/watch?v=YWPwpYA9VBA

Consigliamo a tutti questo film divertente e delicato che mostra, in modo indiretto, che le difficoltà si possono affrontare e superare!