I bambini bilingue sono sempre in aumento, in Italia l’8,3% (www.istatt.it/it/immigrati) della popolazione è formata da migranti e il 10% dei bambini nelle scuole apprende l’italiano come seconda lingua (MIUR 2017).
Il concetto di bilinguismo è dinamico e soggettivo, non tutti i bambini hanno le stesse caratteristiche, le stesse competenze e la medesima padronanza della lingua.
Le caratteristiche di ognuno dipendo da differenti fattori, ad esempio:
- l’età d’acquisizione della lingua,
- il livello di competenza,
- l’affinità tra le lingue apprese.
Le abilità di base (memoria, calcolo e lettura) non risultano essere diverse tra bambini mono e bilingue, ma come in ogni aspetto è possibile individuare punti di forza e di debolezza.
PUNTI DI FORZA:
Il cervello umano è perfettamente in grado di imparare simultaneamente una o più lingue già dall’infanzia: è infatti un processo spontaneo e che si consolida nel tempo.
Il valore aggiunto di chi padroneggia in modo corretto due lingue non è uno solo poiché il bambino acquisisce anche:
- flessibilità mentale,
- migliori capacità di espressione e comunicazione,
- alcuni studi affermano che ci sia un ritardo nelle malattie cognitive della terza età.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Può succedere che bambini bilingue inizino a parlare in ritardo rispetto agli altri, ma perché stanno vivendo la “prima fase” del mescolamento linguistico: sentono e riordinano le due lingue (ricordiamoci che già dalla venticinquesima settimana il feto inizia a sentire!!). La seconda fase è caratterizzata invece dalla distinzione dei due idiomi per arrivare alla fase in cui il bambino distingue perfettamente e tratta le due lingue in modo separato (dopo i 3/4 anni).
In questa evoluzione sicuramente sarà presente nei vostri bambini il code-switching, il passaggio da una lingua ad un ‘altra all’interno di uno stesso discorso (“Oh mamma, sono così tired!”), non bisogna preoccuparsi perché è una situazione di confusione passeggera che porta a consolidare maggiormente la lingua (a volte i bambini utilizzano il termine che ritengono più corretto per la frase, senza curarsi della lingua).
Quindi fortunati quei bambini che hanno la possibilità di crescere padroneggiando due lingue!!
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