La lettura e la scrittura sono competenze che accompagnano l’individuo in tutto l’arco della vita, il loro valore è massimo durante il percorso scolastico in cui tali abilità vengono ogni giorno stimolate e sollecitate.
Recenti studi hanno dimostrato che la dislessia può essere mascherata tramite la compensazione di abilità deficitarie, arrivando a palesarsi durante il periodo dell’adolescenza in cui i compiti richiesti ai ragazzi aumentano e risultano essere più difficoltosi.
Questi studenti vengono spesso etichettati come svogliati e poco motivati in modo assolutamente errato, il disturbo nella lettura pervade per tutta la vita. Lo sviluppo dell’accuratezza e della velocità nella lettura continua negli anni: durante la scolarizzazione i normolettori migliorano tale competenza di 0,5 sillabe al secondo (Stella & Tintoni, 2007), mentre gli studenti dislessici hanno un incremento di un terzo di sillaba al secondo. Il divario nella lettura aumenta e si radica così negli anni.
Sempre più ragazzi ricevono diagnosi tardive durante l’adolescenza, diagnosi importanti in quanto finalmente si vedono riconosciute le proprie difficoltà ed è possibile spiegare i problemi scolastici allontano l’ipotesi della svogliatezza e della bassa motivazione. Questi ragazzi possono in tal modo trovare la voglia di intraprendere un percorso universitario o entrare nel mondo del lavoro avendo a disposizione gli strumenti adatti e maggior consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza.
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