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Jan 1970

COOPERATIVE LEARNING: STRATEGIA EFFICACE?

Giugno 7, 2018 apprendimento, bambini, educazione, pedagogia, psicologia, scuola, sviluppo , , , , , , , , , , , , , , ,

In Italia negli ultimi anni si è iniziato a parlare di educazione tra pari e tutoraggio. Il peer-tutoring e la peer- education sono un modello educativo collaborativo in cui è possibile il libero passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da membri di un gruppo ad altri membri, a prescindere dal loro status sociale. La cornice che abbraccia e riunisce tutti questi stili educativi è il Cooperative Learning (Salvin, 1996) che ha dimostrato di produrre risultati cognitivi, metacognitivi e sociali superiori rispetto a tecniche tradizionali. La teoria alla base di tali concetti è quella di promuovere e sensibilizzare gli studenti, di ogni età, a valori quali: interdipendenza, solidarietà e cooperazione, lavorando in contemporanea anche sulle competenze sociali e accademiche.

La ricerca afferma che tali strategie educative, ad oggi, si confermano tra i metodi educativi più efficaci, soprattutto nell’insegnamento di una lingua e nell’apprendimento della lettura (Chiari 2011); per tale motivo l’utilizzo di essi è consigliato anche nelle scuole.

Il tutoring risulta essere efficace sia tra pari della stessa età, ma anche, ad esempio, tra adolescenti e bambini in cui gli effetti positivi si ripercuotono in molteplici ambiti: senso di autoefficacia, autostima e fiducia in sé, migliorando anche il senso di appartenenza ad una comunità.

L’educazione tra pari permette anche di sviluppare abilità cognitive e sociali già durante l’infanzia come la solidarietà, il sostegno reciproco e l’accettazione dell’altro (non è semplice accettare l’aiuto durante un compito, così come può essere difficoltoso capire come aiutare e condividere le proprie conoscenze con gli altri!!).

Sarebbe utile nelle scuole, anche in quelle italiane, creare momenti di peer tutoring per migliorare il clima di apprendimento e aumentare il senso di autoefficacia degli studenti, così da ridurre frustrazione, fallimenti ed eccessiva competizione. Le abilità apprese in contesti scolastici sarebbero poi utili anche nel futuro mondo lavorativo in cui verrà inserito ogni studente.

Cosa si intende per peer-tutoring? Si tratta di una strategia educativa flessibile che riporta lo studente in una posizione di centralità pedagogica, rimotivandolo e aumentando in lui la voglia di essere formato e competente (proprio perché sarà poi lui ad “insegnare” ed aiutare altri compagni). L’obiettivo di questa strategia è attivare il passaggio di conoscenze tra studenti.

Nei paesi anglosassoni e statunitensi, il metodo del Cooperative Learning si è dimostrato efficace anche per migliorare le relazioni tra “black and with” e tra locali e stranieri, riuscendo ad abbassare i livelli di contrasto e aumentando il senso di reciprocità ed uguaglianza. Quindi non solo è possibile lavorare in modo positivo sugli apprendimenti scolastici, ma anche incrementare la qualità della relazione personale tra chi ne fa parte.

Come?

  • Creando obiettivi comuni al gruppo,
  • Dando un forte senso di identità ai membri,
  • Abituando a condividere (sia dando che ricevendo),
  • Aumentando il senso di responsabilità individuale e di gruppo.

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