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Jan 1970

Macché DSA, non ha voglia di studiare!!

Dicembre 13, 2018 apprendimento, bambini, dsa, educazione, pedagogia, psicologia, scuola, sviluppo , , , , , , , , , , , ,

“Troppe diagnosi” “Non ha vogli di studiare” “E’ tutta una scusa per medicalizzare la scuola” Risulta sempre più frequente sentire queste ed altre fasi che attribuiscono ai disturbi dell’apprendimento una moda o una scusa. Per tale motivo è stato netto l’intervento dell’Associazione Italiana Dislessia nell’affermare che la legge 170/2010 sia una tutela per gli studenti Continue Reading…

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Jan 1970

DIAGNOSI TARDIVE: UTILI?

Novembre 22, 2018 apprendimento, dsa, dsa parma, educazione, pedagogia, psicologia, scuola, sviluppo , , , , , , , , , , ,

La lettura e la scrittura sono competenze che accompagnano l’individuo in tutto l’arco della vita, il loro valore è massimo durante il percorso scolastico in cui tali abilità vengono ogni giorno stimolate e sollecitate. Recenti studi hanno dimostrato che la dislessia può essere mascherata tramite la compensazione di abilità deficitarie, arrivando a palesarsi durante il Continue Reading…

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Jan 1970

La Dislessia ed Il “pensiero LATERALE”

Ottobre 5, 2018 apprendimento, avventura, bambini, cognitivo-comportamentale, creatività, disturbi specifici dell'apprendimento, dsa, emozioni , , , ,

Lo psicologo e medico Edward De Bono ha definito il pensiero laterale come un modo “indiretto” per risolvere i problemi, ovvero provare a guardare l’obiettivo da raggiungere da diverse angolazioni, con un metodo che potrebbe essere definito “investigativo”. Il pensiero laterale si articola quindi sui FATTI concreti non sulle supposizioni. Esso suddivide i singoli elementi Continue Reading…

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Jan 1970

Musica e Dislessia

Giugno 28, 2018 apprendimento, bambini, dislessia, dsa, dsa parma, educazione, pedagogia, psicologia, scuola, sviluppo , , , , , , , , , , , , ,

Ascoltare la musica può aiutare una persona dislessica? NO! FARE MUSICA può migliorare le sue abilità! Le difficoltà tipiche della dislessia non riguardano solamente l’ambito della lettura e del linguaggio, ma anche la motricità. I bambini con dislessia hanno difficoltà nell’eseguire movimenti ritmici e coordinati. Differenti sudi hanno dimostrato un legame tra circuiti cerebrali in Continue Reading…

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Jan 1970

Il Piccolo Nicolas e i suoi genitori

Febbraio 12, 2018 apprendimento, dislessia, dsa, dsa parma, educazione, pedagogia, psicologia, scuola, sviluppo , , , , , , , , , , , , ,

Film del 2009

di Laurent Tirard

 

Nicolas è un bambino di 8 anni felice, pieno di amici con cui si diverte e amato dai suoi genitori. Una mattina a scuola scopre che un compagno di classe ha avuto un fratellino, i racconti non sono dei migliori: i genitori dedicano solo a lui le attenzioni, dovrà dividere la stanza con lui e soprattutto i giochi!

Pochi giorni dopo Nicolas, fraintendendo una conversazione tra i suoi genitori, capisce che presto anche lui avrà un nuovo fratellino. Temendo l’arrivo di un guastafeste e credendo (sempre a causa di un’origliata rubata durante una discussione) che i genitori lo vogliano abbandonare come Pollicino nel bosco fuori dal paese, decide di chiamare in aiuto i compagni di classe.

Insieme escogitano espedienti “fantasiosi” per sbarazzarsi di questo fratellino indesiderato, ma ogni maldestro tentativo fallisce! Ormai rassegnato Nicolas incontra per strada il compagno che porta a spasso il fratellino nella carrozzina, ma c’è una sorpresa: il bambino racconta di quanto fantastico sia avere un fratello di cui occuparsi, la sua vita è più bella di prima.

Finalmente Nicolas è pronto, non vede l’ora di conoscere il nascituro. Il problema? La mamma non è incinta, ma rimedierà poche settimane dopo. Emozionato, il giorno della nascita il nostro Nicolas fantastica su quante cose potrà fare con il fratello: andare in bici, giocare a calcio, correre insieme… ma nascerà una sorellina!!

Anche quando tutto sembra andare storto, ci sono colpi di scena positivi: prendendo in giro la sorella, Nicolas scopre cosa vuole fare da grande, il comico!

 

Questo film racconta di amicizia vera, di avventure rocambolesche e della scuola elementare. Molte scene si svolgono in classe, mostrando gioie e dolori dell’apprendimento e delle dinamiche tra compagni di classe (c’è il secchione, c’è quello bravo negli sport, c’è il bulletto…).

Interessante è anche la figura di Clotaire che ci mostra quanto possa risultar difficile per un bambino dislessico recuperare l’informazione presente in memoria, anche quando la domanda sembra apparentemente facile! Nel film non si parla mai di dislessia, ma mostra come a volte può funzionare la mente di chi ha più difficoltà.

Prima la maestra e poi il Ministro porgono a Clotaire la stessa (ed apparentemente facile) domanda “Quale fiume attraversa Parigi?”.

Nel primo spezzone di film si può vedere come la maestra, sapendo che il bambino è intelligente e preparato nonostante la scena muta, aiuta a rievocare l’esperienza direttamente vissuta per ottenere la risposta corretta (“Non sei stato sul Bateu-Mouche con i tuoi genitori? Dove naviga?).

Nella seconda scena, alla domanda, veniamo proiettati direttamente nella testa di Clotaire in cui si può vedere la fatica e lo sforzo che il bambino compie per trovare, raccogliere e manifestare la risposta.

https://www.youtube.com/watch?v=YWPwpYA9VBA

Consigliamo a tutti questo film divertente e delicato che mostra, in modo indiretto, che le difficoltà si possono affrontare e superare!