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Jan 1970

Bambini bilingue

Gennaio 31, 2019 apprendimento, bambini, educazione, pedagogia, psicologia, scuola, sviluppo , , , , , , , , , ,

I bambini bilingue sono sempre in aumento, in Italia l’8,3% (www.istatt.it/it/immigrati) della popolazione è formata da migranti e il 10% dei bambini nelle scuole apprende l’italiano come seconda lingua (MIUR 2017).

Il concetto di bilinguismo è dinamico e soggettivo, non tutti i bambini hanno le stesse caratteristiche, le stesse competenze e la medesima padronanza della lingua.

Le caratteristiche di ognuno dipendo da differenti fattori, ad esempio:

  • l’età d’acquisizione della lingua,
  • il livello di competenza,
  • l’affinità tra le lingue apprese.

Le abilità di base (memoria, calcolo e lettura) non risultano essere diverse tra bambini mono e bilingue, ma come in ogni aspetto è possibile individuare punti di forza e di debolezza.

PUNTI DI FORZA:

Il cervello umano è perfettamente in grado di imparare simultaneamente una o più lingue già dall’infanzia: è infatti un processo spontaneo e che si consolida nel tempo.

Il valore aggiunto di chi padroneggia in modo corretto due lingue non è uno solo poiché il bambino acquisisce anche:

  • flessibilità mentale,
  • migliori capacità di espressione e comunicazione,
  • alcuni studi affermano che ci sia un ritardo nelle malattie cognitive della terza età.

PUNTI DI DEBOLEZZA:

Può succedere che bambini bilingue inizino a parlare in ritardo rispetto agli altri, ma perché stanno vivendo la “prima fase” del mescolamento linguistico: sentono e riordinano le due lingue (ricordiamoci che già dalla venticinquesima settimana il feto inizia a sentire!!). La seconda fase è caratterizzata invece dalla distinzione dei due idiomi per arrivare alla fase in cui il bambino distingue perfettamente e tratta le due lingue in modo separato (dopo i 3/4 anni).

In questa evoluzione sicuramente sarà presente nei vostri bambini il code-switching, il passaggio da una lingua ad un ‘altra all’interno di uno stesso discorso (“Oh mamma, sono così tired!”), non bisogna preoccuparsi perché è una situazione di confusione passeggera che porta a consolidare maggiormente la lingua (a volte i bambini utilizzano il termine che ritengono più corretto per la frase, senza curarsi della lingua).

Quindi fortunati quei bambini che hanno la possibilità di crescere padroneggiando due lingue!!

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