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Jan 1970

Comportamenti inadeguati, riduciamone la frequenza!

Dicembre 21, 2017 apprendimento, bambini, cognitivo-comportamentale, comportamenti, disturbi specifici dell'apprendimento, dsa, educazione, insegnanti, pedagogia, potenziamento, psicologia, sviluppo

Iperattività, distraibilità, aggressività, impulsività, comportamenti distruttivi e non cooperativi sono solo alcuni esempi di comportamenti inadeguati che possono manifestarsi nel contesto scolastico ed extra scolastico.

Spesso ci troviamo spiazzati di fronte a certi comportamenti e non sappiamo bene come gestirli affinché essi possano ridursi d’intensità e di frequenza.

La psicologia comportamentale ci insegna che un comportamento continua ad essere emesso se ha delle conseguenze (rinforzanti) che ne mantengono la frequenza (per esempio Paolo continua a fare boccacce durante la lezione perché probabilmente la conseguente sonora risata dei compagni lo diverte, da attenzioni etc.) ma se noi interrompessimo o modificassimo questo circuito? Cosa succederebbe a quel comportamento?

 

 

Elenchiamo alcune delle possibilità per modificare la frequenza di emissione di un comportamento indesiderato:

1) rinforzare comportamenti alternativi: promuovere e rinforzare quei comportamenti che dovranno sostituire i comportamenti indesiderati ad esempio gratifico il comportamento positivo che sta emettendo qualcun altro nello stesso momento (rinforzo vicario)  (Paolo canta durante la lezione, dico brava a Giulia che invece scrive ed è concentrata..) oppure gratifico ciascun minimo comportamento adeguato che il bambino sta emettendo in sostituzione a quello inadeguato (appena Paolo fa un secondo di silenzio o si siede correttamente lo gratifico dicendoglielo).

2) estinzione: rimozione di eventi rinforzanti, per esempio, tolgo attenzione a quel comportamento inadeguato poiché ho scoperto che la mia attenzione lo fa aumentare di frequenza (Fabio scappa correndo e si gira per vedere se lo guardo, cerco di monitorare dove va senza guardarlo e mi avvicino a qualcosa che gli piace per riprendere la sua attenzione).

4) modificazione stimolo antecedente : rimozione dello specifico evento stimolo che da’ inizio al comportamento indesiderato (Pietro gioca con la gomma mentre dovrebbe scrivere, elimino la gomma in modo che  la sua attenzione non sia più focalizzata sulla gomma) .

5)Correzione: correzione del comportamento inadeguato fornendo un modello di quale potrebbe essere il comportamento adeguato da emettere e sottolineare le conseguenze positive alle quali potrebbe portare (per esempio Elisa spinge Laura per chiamarla e dirle una cosa, dare un modello ad Elisa su quale potrebbe essere il modo adeguato di chiamare Laura e sottolineare che questo porterebbe a conseguenze positive, come le lodi da parte dell’insegnante per la gentilezza utilizzata e da parte di Laura che si volterebbe a sua volta con maggiore gentilezza).

 

Alle volte scappa proprio la pazienza a noi adulti, soprattutto quando i comportamenti emessi sono stati sgridati tante e tante volte, ma proviamo a ragionare su cosa mantiene il manifestarsi di quel comportamento… l’attenzione? la ricompensa materiale? si evita un compito fastidioso? ..tutto può assumere una luce diversa se proviamo a guardarlo da un’altra prospettiva e forse possiamo provare con qualche piccolo “trucchetto” a ridurne la frequenza.

 

 

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