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Jan 1970

Giacomo Stella – Le 16 Parole

Gennaio 4, 2018 16 parole, apprendimento, dettato, discalculia, disgrafia, dislessia, disortografia, dsa, dsa parma, educazione, giacomo stella, insegnanti, lettura, potenziamento, psicologia, screening, scuola, sviluppo , , , , , , , ,

Il dettato di 16 parole è uno strumento tramite cui è possibile verificare le difficoltà di elaborazione fonologica delle parole, abilità fondamentale per il processo che permette di trasformare il suono in segno grafico.

 

Il test, creato da Giacomo Stella, docente universitario e direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Dislessia Evolutiva (IRIDE) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Università di Urbino e dell’ASL di Pesaro, consiste in 16 parole a difficoltà fonologica crescente e l’utilizzo è rivolto principalmente ad insegnanti di scuola primaria (classi prima e seconda) che possano in questo modo verificare l’acquisizione alfabetica e l’inizio di quella ortografica, considerando solo gli aspetti fonologici e trascurando le regole ortografiche come punteggiatura, apostrofi, accenti, doppie…

Il dettato NON ha valore di DIAGNOSI, ma il suo obiettivo è quello di screening di primo livello ed ha funzione di test predittivo, ossia rilevare una possibile difficoltà e quindi inviare il bambino ad una struttura competente di valutazione.

Il dettato di 16 parole può quindi essere somministrato sia da persone specializzate in Disturbi Specifici dell’Apprendimento (psicologo, neurpsicomotricista…) sia da insegnanti o educatori, senza mai dimenticare che non ha valore di diagnosi.

Le caratteristiche di questo dettato sono molteplici:

Utilizzo di difficoltà crescenti,

Velocità nella somministrazione,

Buon livello di analisi della corrispondenza tra grafema-fonema,

Possibilità di utilizzo contemporaneo su più bambini (anche l’intera classe).

La somministrazione del dettato avviene in due momenti differenti, fine gennaio e fine maggio; a gennaio tra una parola dettata e l’altra intercorre un tempo di 7 secondi, mentre a maggio di soli 5 secondi.

Si deve richiedere al bambino di scrivere le parole che sente una sotto l’altra, saltandola in caso di difficoltà poiché il dettato non si può interrompere (è il caso di verificare quindi l’effettiva comprensione del compito da parte del bambino dettando qualche parola di prova).

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le parole che il bambino dovrà scrivere sul foglio (utilizzando il carattere preferito):

Dettato di fine gennaio (7 secondi di intervallo tra le parole) :

BISILLABE PIANE (pera, fumo, gola, biro)

BISILLABE COMPLESSE (barca, fonte, strada, grande)

TRISILLABE PIANE (carota, divano, balena, melone)

TRISILLABE COMPLESSE (scatola, candela, mandorla, fantasma)

Dettato di fine maggio (5 secondi di intervallo tra le parole) :

 

BISILLABE PIANE (tela, peso, lino, fumo)

BISILLABE COMPLESSE (festa, brano, lungo, corda)

TRISILLABE PIANE (pavone, medusa, ferita, numeri)

TRISILLABE COMPLESSE (patente, spavento, vacanza, persiana)

 

La valutazione qualitativa e quantitativa del dettato:

1 punto per ogni parola scritta bene;

0 punti per parole che contengono uno o più errori;

nelle classi di prima elementare (6 anni) non viene considerato l’errore di doppia e di scrittura speculare, nelle classi di seconda elementare (7 anni) si conta l’errore di doppia;

se in una parola ci sono due o più errori, vanno conteggiati tutti;

Consideriamo una situazione di possibile rischio se il numero di parole sbagliate super il numero 8 per il dettato di fine gennaio e il numero 4 per quello di fine maggio.

L’analisi qualitativa della tipologia d’errore risulta essere un elemento centrale di valutazione del test poiché può dare un’indicazione del tipo di percorso di potenziamento di cui necessita il bambino.

 

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